Oggi affronterò un quesito che mi è stato posto, in merito alla scelta dello sport migliore da praticare. Infatti sin dagli albori del mio approccio al mondo sportivo, mi è capitato più volte di assistere a diverse teorie e miti, sulla scelta di uno sport che fosse completo e miracoloso allo stesso tempo. Innanzitutto va precisato che nella molteplicità delle offerte sportive, biosogna considerare l'età del praticante.
Nello specifico se prendiamo la fascia d'età compresa dai 4 ai 10 anni, qualsiasi tipo di sport può essere considerato completo, laddóve il bambino apprenda il giusto modo per arrampicarsi, lanciare,afferrare, correre, saltare, lottare ecc…, quindi cosa fondamentale è che il bambino venga educato a lavorare a livello motorio a 360°.
Infatti la società Rugbistica "Polisportiva Progetto Tetras”da me fondata, prevede nel suo piano di sviluppo associativo, la realizzazione di un piano di multilateralità sportiva, offrendo così ai ragazzi compresi nella fascia d'età 5-12 anni, un ampio ventaglio di attività motorie finalizzate a guidare i piccoli sportivi ad uno sport verso il pre-agonismo.
Purtroppo questo progetto è sfumato in soli 3 mesi, a causa della mentalità italiana media, la quale difficilmente è incline ad investire su un percorso di costruzione psico motoria personalizzata il proprio figlio, essendo ancora legati all'idea che lo sport migliore da praticare sia sempre quello più in voga, sulla base delle ultime tendenze del momento.
È doveroso affrontare in modo del tutto differente, lo sport da praticare per la fascia adulta, infatti è bene fare una distinzione tra agonisti ex agonisti e non agonisti.n
La categoriale dei non agonisti o ex agonisti, richiede un discorso molto vasto, poiché bisogna parlare di condizionamento e benessere, trovando il giusto compromesso tra lavori di forza aerobici, posturali e di potenziamento del Core.
Dal mio personale punto di vista, sarebbe indicato affidarsi ad un buon chinesiologo, programmando un percorso, che parta dalla costruzione di una struttura stabile (postura, core, mobilità e appoggi) attraverso il condizionamento della forza (Pesi) in modo da creare le basi strutturali per affrontare una “performance” aerobica senza rischiare infortuni.
Infine si può proseguire con lavori misti, finalizzati al mantenimento di uno stato di salute ottimale a lungo termine.
Attraverso questo breve decalogo,ho cercato di non addentrarmi in sport specifici, ma oserei dire che tra anziani (non patologici) e adulti, la differenza risiede solo nella scelta della disciplina. Un ragazzo di 35 anni infatti, potrebbe andare in bici o correre mentre per una persona di 65-70 anni sarebbe consigliata la pratica del Nordic walking.
Per riassumere il fulcro del mio pensiero posso dirvi: <<Variate sempre il più possibile gli stimoli!>>.
1° puntata sui Bambini Disponibile in Podcast
2° puntata sugli adulti Disponibile in Podcast
Commenti
Posta un commento