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Visualizzazione dei post da 2021

Sistemi energetici ed ipertrofia

  Analisi del rapporto tra Sistema Anaerobico Lattacido, Sistema Anaerobico Alattacido, Sistema aerobico e ipertrofia Sistema Anaerobico Lattacido Il metodo tipico per indurre ipertrofia è il   lavoro contro resistenza   con utilizzo del sistema anaerobico lattacido che prevede l'utilizzo quasi esclusivo di glicogeno muscolare senza coinvolgere meccanismi ossidativi e con conseguente formazione di acido lattico. Il sistema anaerobico lattacido entra in simbiosi con l'alattacido dopo circa 10-15 secondi dall'inizio dell'attività muscolare intensa e copre completamente il fabbisogno energetico fino ai 30-40" di attività massimale, per poi gradualmente lasciare spazio al sistema aerobico che si attiva maggiormente in attività di durata più lunga 1 . Il lavoro lattacido è strettamente correlato al  TUL  (Time Under Load) o  TUT  (Time Under Tension) che deve oscillare dai 15-20'' ai 50-60'' ai parametri temporali devono essere aggiunti la velocità di es

Ormoni e ipertrofia

  l ruolo degli ormoni IGF, FGF, HGF, GH, testosterone, cortisolo, insulina nell'ipertrofia muscolare IGF (Fattore di crescita insulino-simile) FGF (Fibroblast growth factor) HGF (Hepatocyte Growth Factor) GH (growth factor) Testosterone Cortisolo Insulina IGF (Fattore di crescita insulino-simile) I fattori di crescita insulino-simili, noti anche come  IGF  (sigla di insulin-like growth factor) o somatomedine, sono un gruppo di ormoni peptidici dalle proprietà anaboliche, prodotti dal fegato sotto lo stimolo dell' ormone della crescita  (GH) prodotto dall'ipofisi. Ne esistono due tipologie:  IGF-1  e  IGF-2  (Presente nella vita fetale, parzialmente GH dipendente). Per lo studio del muscolo è di maggior interesse l'analisi dell'IGF-1 che è fondamentale sia a livello muscolare (dove lo tratteremo dopo come MGF) Gli IGF svolgono un ruolo primario nel regolare la crescita della massa muscolare agendo sul DNA per incrementare la sintesi proteica e promuovere la riparazi

Ipertrofia muscolare: fibre e reclutamento

  Per un corretto allenamento finalizzato all'ipertrofia è necessario conoscere il meccanismo che sottostà alla crescita muscolare. Cellule satelliti nell'ipertrofia del muscolo scheletrico Il componente chiave dell'ipertrofia sono le  cellule satelliti , che solitamente sono dormienti, ma si attivano quando la fibra muscolare subisce un trauma, danno o lesione portato ad esempio da un carico allenante. Questo trauma che viene percepito a 24 – 48 h dallo stimolo come dolore muscolare ( DOMS  – Dolore muscolare ad insorgenza ritardata) attiva un azione biologica per riparare o sostituire il tessuto muscolare danneggiato, fondendo tra loro le cellule satelliti che, dopo la moltiplicazione, sono attratte nel sito danneggiato del muscolo dove donano i loro nuclei alla fibra. Ogni nucleo è responsabile per una parte ben definita all'interno della fibra muscolare, questo concetto viene definito " dominio mionucleare ". Questa attivazione delle cellule satellite dura

Miogenesi e cellule satellite

  Il complesso schema di formazione del tessuto muscolare dipende da una progressione ordinata di segnali molecolari che inducono le cellule primordiali, precursori del muscolo, ad essere determinate in senso miogenico e a subire conseguentemente la differenziazione terminale. Si può assumere che tutti i muscoli scheletrici, ad eccezione dei muscoli del collo e della testa, originano dai somiti, i quali sono  strutture epitelioidi  derivati dalla segmentazione del mesoderma parassiale posto lungo ciascun lato della notocorda e del tubo neurale. Nel corso dello sviluppo, le cellule situate nella parte ventrale del somite perdono la loro morfologia epiteliale e danno origine a cellule mesenchimali (sclerotomo), precursori delle costole, delle vertebre e dei dischi intervertebrali; le cellule nella parte dorsale del somite formano, invece, uno strato epiteliale allungato denominato dermamiotomo. Successivamente, la regione dorsomediale del dermamiotomo dà origine al miotomo che formerà i